Rotore a coclea

La rivoluzione dello scanner 3D

Il cliente

L’affidabilità dei componenti industriali è fondamentale per garantire processi produttivi efficaci e sicuri. Il nostro cliente – un’azienda leader per la produzione di pompe per l’industria alimentare, chimica e farmaceutica – è da sempre attento a mantenere elevata l’efficienza dei propri prodotti, così da garantire elevati standard qualitativi. 

Quando i componenti chiave del prodotto sono basati su disegni risalenti ai primi anni ’80 e si hanno a disposizione solo gli stampi coevi, massimizzare l’efficienza può però non essere così semplice. 

L’obiettivo

L’obiettivo di questa commessa era quindi quello di mettersi al passo con l’evoluzione tecnologica. 

Il cliente ci ha chiesto di realizzare il modello CAD tridimensionale di un rotore a coclea necessario per la realizzazione del nuovo stampo. Come nostra unica base di partenza avevamo il pezzo originale,  decisamente usurato. Negli anni, il componente era inoltre stato oggetto di diverse manutenzioni e modifiche, cosa che ha reso ancora più complessa la ricostruzione della sua geometria. 

Per risalire al progetto del rotore abbiamo dunque proceduto a un processo di reverse engineering e, più nello specifico, ci siamo serviti di uno scanner 3D.

La soluzione

Lo scanner 3D ci ha permesso di acquisire nei minimi dettagli la geometria del componente (foto2), restituendoci un disegno la cui aderenza al pezzo originale è stata verificata attraverso un’indagine comparativa (foto3): abbiamo analizzato a livello di assieme dimensioni, tolleranze, fori e interassi, così da assicurarci che ogni particolare fosse accuratamente replicato nel disegno (foto4).

In seguito alle verifiche, abbiamo proceduto alla realizzazione dell’oggetto fisico attraverso la tecnologia di stampa SLS (Selective Laser Sintering), un processo che permette di stampare parti complesse in PA12. Una volta realizzato il pezzo, il cliente ha potuto montarlo per verificarne la compatibilità con il sistema esistente (foto).

La sinergia tra l’approccio meticoloso al reverse engineering e l’impiego di una tecnologia all’avanguardia come lo scanner 3D ci hanno consentito quindi di trovare una soluzione rapida ed efficiente alla necessità di risalire al progetto, e quindi permettere la produzione, di componenti anche molto complessi. 

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 3

Foto 3