La stampa 3D per creare attrezzature personalizzate

Il cliente

Insieme ad un’importante azienda nel settore del packaging e della movimentazione merce, già nostra cliente a cui forniamo i link per le catene dei nastri traportatori, abbiamo recentemente modificato il ciclo produttivo con lo scopo di migliorare l’attacco gomma metallo. Dopo svariati test è arrivata l’ora di lanciare la produzione e volevamo avere la certezza che il nuovo ciclo garantisse i risultati richiesti.

L’obiettivo

L’obbiettivo era quello di testare al 100% i particolari stampati in maniera semi-automatica così da avere un processo veloce e che non richiedesse troppi sforzi agli operatori. Abbiamo quindi progettato un sistema di controllo pneumatico che, dovendo testare diverse tipologie di link, potesse essere “modulare” così da modificare solo alcuni componenti, come le maschere di centraggio (Foto 1) e i punzoni (Foto 2), per provare le diverse tipologie. Inoltre il cliente ha richiesto la possibilità di variare la forza di spinta così da poter testare i link anche per condizioni più gravose.

La soluzione

Definito il numero di macchine necessarie e selezionato il metodo produttivo, ovvero la stampa 3D, siamo passati alla progettazione (Foto 3).

Successivamente abbiamo realizzato lo scheletro dall’attrezzatura (Foto 4) con la tecnologia CFR di Markforged in ONYX con rinforzo in Fibra di Carbonio per garantire solidità alla struttura anche con le forze più alte (50Kg di spinta).

Per poter assemblare il tutto sono stati inseriti a caldo degli inserti filettati in ottone (Foto 5) così da garantire la tenuta delle filettature nel tempo. Le maschere di centraggio sono invece state realizzate tramite SLS in NYLON PA12 in quanto essendo soggette a moto relativo avevano bisogno di un basso coefficiente di attrito. I punzoni invece sono stati realizzati tramite SLA in resina o sempre in ONYX con rinforzo di carbonio in base al tipo di test e alla forza in gioco. Abbiamo poi assemblato il tutto con i pistoni e due travetti di rinforzo (Foto 6) e, dopo aver terminato l’impianto pneumatico, siamo partiti con il controllo (Video 7)

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Foto 6