Reverse Engineering: il nostro servizio per supportare in modo innovativo il mondo dell’industria

Se non avete ancora sentito parlare della Reverse Engineering vi spieghiamo in poche parole di cosa si tratta. Il Reverse Engineering è un processo che, tramite un’analisi dettagliata della geometria, delle funzioni e del funzionamento di un elemento, consente di individuare e migliorare le caratteristiche di un oggetto fisico già precedentemente prodotto.

Questo processo si basa sull’analisi dell’oggetto, che può essere effettuata manualmente o utilizzando tecnologie di misurazione 3D avanzate, al fine di creare una rappresentazione digitale tridimensionale dell’oggetto stesso.

Nota come “ingegneria inversa” proprio perché i progettisti che la impiegano lavorano in senso opposto rispetto al processo iniziale di progettazione. Partono dal risultato finale, scompongono il prodotto ed effettuano analisi e misurazioni per acquisire informazioni fisiche relative al progetto.

Come la nascita della progettazione 3D ha rivoluzionato questo sistema

Come per ogni aspetto della produzione industriale, anche in questo caso l’informatica e la nascita del 3D hanno contribuito a rivoluzionare questo processo di produzione. I produttori oggi possono infatti sfruttare le diverse tecnologie per acquisire misurazioni di oggetti e importarle in software di progettazione 3D.

Grazie a degli scanner 3D possiamo ottenere risultati ad alta precisione, affidabili e ripetibili, con un notevole vantaggio anche in termini di velocità e facilità d’uso.

Perché dovresti scegliere di utilizzare la reverse engineering?

La reverse engineering offre diversi elementi di grande importanza per i produttori:

  • Consente di individuare e correggere i difetti dei prodotti e di replicare i pezzi di ricambio, mitigando rischi associati ai prodotti obsoleti e afflitti da vulnerabilità.
  • Accelera l’innovazione dei prodotti, consentendo di analizzare i progetti dei prodotti esistenti e migliorarne le prestazioni, aggiornarne le caratteristiche o ridurne i costi di produzione.
  • Fabbricare rapidamente le parti necessarie senza doverle acquistare da un produttore originale, che potrebbe imporre lunghi tempi di consegna e costi elevati.
  • Rappresenta anche una strategia chiave per il piano di manutenzione proattiva di un produttore: effettuando questo processo su componenti critici prima che si guastino, un produttore può creare scorte di ricambi e ridurre i tempi di fermo non pianificati.

Come ci approcciamo alla Reverse Engineering

Prima di avviare un progetto di reverse engineering, un produttore deve stabilire le sue necessità: questo potrebbe implicare la replicazione di un componente, incluso qualsiasi difetto o segno di usura, al fine di analizzare le ragioni del suo malfunzionamento, identificare le cause di problemi in un’assemblaggio o duplicare un’apparecchiatura esistente.

Il reverse engineering può anche essere utilizzato in diversi ambiti, come ad esempio l’analisi del modello di progettazione in questo caso l’obiettivo non è replicare difetti o usura, ma piuttosto ricostruire in modo preciso un modello tridimensionale della parte con tutti i parametri corretti.

Una volta raggiunto questo punto, è essenziale selezionare la tecnologia di misurazione 3D più adatta, tenendo conto dell’applicazione e dell’ambiente di acquisizione dei dati.

A seconda delle esigenze, il produttore potrà creare un prototipo del modello utilizzando una stampante 3D, e i nostri esperti valuteranno se ulteriori lavori sul modello 3D sono necessari per ottenere il risultato desiderato.

Una volta ottenuto un modello 3D ottimale, potremo decidere se procedere con la produzione di una singola parte o di una serie di parti.

Le aziende lo utilizzano anche per affrontare la scomparsa di ricambi di produttori di apparecchiature originali (OEM) e per ottimizzare i processi di produzione e apportare miglioramenti ai prodotti.